martedì 22 marzo 2011

LE MAROCCHINATE

Non so perché ma ieri ho deciso di documentarmi su una di quelle vergogne di cui nessuno parla mai tanto da farle diventare una sorta di leggenda...nello specifico mi sono informata sulle cosiddette MAROCCHINATE...

 Marocchinate è il termine usato per indicare lo stupro di massa attuato dai goumiers francesi (truppe coloniali irregolari francesi appartenenti ai Goums Marocains) ai danni di molte persone di ambo i sessi e di tutte le età dopo la battaglia di Monte Cassino.



Le cifre riguardanti il totali degli stupri e omicidi sono molto varie. Secondo i dati del Ministero degli Interni ci furono circa 2.000-3.000 stupri di donne, molte delle quali furono contagiate da malattie veneree, circa 800 uomini sodomizzati, molti dei quali successivamente assassinati tramite impalatura, oltre a un centinaio di omicidi e la distruzione di 811 case poi incendiate.

Una nota del 25 giugno del 1944 del comando generale dell'Arma dei Carabinieri dell'Italia liberata segnalava nei comuni di Giuliano di Roma, Patrica, Ceccano, Supino, Morolo, e Sgurgola, in soli tre giorni (dal 2 al 5 giugno 1944, giorni della liberazione di Roma), 418 violenze sessuali, di cui 3 su uomini, 29 omicidi, 517 furti compiuti dai soldati marocchini, i quali «infuriarono contro quelle popolazioni terrorizzandole.
Numerosissime donne, ragazze e bambine vennero violentate, spesso ripetutamente, da soldati in preda a sfrenata esaltazione sessuale e sadica, che molte volte costrinsero con la forza i genitori e i mariti ad assistere a tale scempio. Sempre ad opera dei soldati marocchini vennero rapinati innumerevoli cittadini di tutti i loro averi e del bestiame. Numerose abitazioni vennero saccheggiate e spesso devastate e incendiate».

Nelle zone attraversate dai magrebini si verificarono i primi episodi di violenza. Il metodo utilizzato era l’assalto in gruppo al calar delle tenebre.
Il 1 febbraio 1944 , zona di Valleluce alla periferia di S.Elia Fiumerapido, Elisa C. di 33 anni con il figlioletto è assalita e violentata da due marocchini, che poi ferirono anche il bimbo con un colpo di baionetta. Il comportamento dei quadri francesi verso i criminali era di generica tolleranza. Il massimo della vergogna fu raggiunto dalle truppe franco-africane nelle zone di Esperia e Ausonia, in provincia di Frosinone,vicino a Cassino, nell’Italia centrale. Qui i crimini di guerra furono la regola. Migliaia le donne, bambine, vecchie, subirono violenza.

Nel solo paesino di Esperia gli stupri furono oltre 700, su una popolazione residente di 1.834 abitanti. In una testimonianza raccolta dal professor Bruno D'Epiro si racconta che il parroco di Esperia cercò invano di salvare tre donne dalle violenze dei soldati: fu legato e sodomizzato tutta la notte e morì in seguito a queste violenze.


 Uguale sorte subì l’isola d’Elba. Alle 4 del mattino del 17 giugno 1944 i francesi attaccarono l’isola. I goumiers si diedero subito da fare con ripetuti atti di stupro, colpendo in particolare le zone di Marina di Campo , Procchio, Capoliveri, Porto Longone e Portoferraio. I casi accertati oltre 200, tra loro un settantenne ed un ragazzino di otto anni che furono ambedue sodomizzati

Molti uomini che tentarono di proteggere le loro donne vennero impalati. In una relazione degli anni '50 si legge: «circa 2.000 donne oltraggiate, di cui il 20 per cento affette da sifilide, il 90 per cento da blenorragia; molti i figli nati dalle unioni forzose - Il 40% degli uomini contagiati dalle mogli, L'81% dei fabbricati distrutto, sottratto il 90 per cento del bestiame, gioielli, abiti e denaro» 

Lo scrittore Norman Lewis, all'epoca ufficiale britannico sul Monte Cassino scrisse:

« Tutte le donne di Patrica, Pofi, Isoletta, Supino, e Morolo sono state
violentate.... A Lenola il 21 maggio hanno stuprato cinquanta donne,
e siccome non c'erano abbastanza per tutti hanno violentato anche i
bambini e i vecchi..I Marocchini di solito aggrediscono le donne
in due -uno ha un rapporto normale, mentre l'altro la sodomizza. »

Si narra anche  di un volantino in francese e arabo che sarebbe circolato tra i groumiers:

« Soldati! Questa volta non è solo la libertà delle vostre terre che vi offro
 se vincerete questa battaglia. Alle spalle del nemico vi sono donne, case,
c'è un vino tra i migliori del mondo, c'è dell'oro. Tutto ciò sarà vostro se
vincerete. Dovrete uccidere i tedeschi fino all’ultimo uomo e passare ad
ogni costo. Quello che vi ho detto e promesso mantengo.
Per cinquanta ore sarete i padroni assoluti di ciò che troverete al di là del
nemico. Nessuno vi punirà per ciò che farete, nessuno vi chiederà conto
di ciò che prenderete »




Nell’era del femminismo, mentre le donne di sinistra si schierano contro la mercificazione del corpo femminile perché nessuno parla delle marocchinate?
Perché nessuno ricorda questi tragici e spietati atti di violenza??
Perché abbiamo paura di essere accusati di razzismo?

E aggiungo: che differenza c’è con la realtà di oggi? Se veniamo violentate abbiamo giustizia? Non mi sembra proprio...

Forse è il caso di rifletterci un po’ sopra...

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